Piccole Parole

Lo sviluppo del linguaggio è solo apparentemente un processo autonomo, che sembra cioè non richiedere promozione specifica, un insegnamento esplicito od un’educazione particolare. In realtà, l’apprendimento, lo sviluppo e la qualità del linguaggio sono un processo interattivo in cui una grande parte dipende da chi, e come, interagisce con i bambini e dagli stimoli che fornisce loro.
Lo sviluppo del linguaggio è quindi un percorso basato sull’imitazione di ciò che i bambini sentono e percepiscono attorno a sé.
Nello sviluppo del linguaggio, e quindi nella sua efficace promozione, sono coinvolti vari fattori, raggruppabili in 5 aree:

Sociale
Lo sviluppo del linguaggio è per i bambini un fenomeno sociale. La creazione di un ambiente ricco di stimoli comunicativi, aiuta i bambini a relazionarsi tra loro anche attraverso il linguaggio. In questo caso grande importanza risiede anche nella comunicazione tra educatrice e bambino/i partendo dal linguaggio non verbale in sostegno alla parola.

Percettiva (fonologia):
valorizzazione di quanto percepito dal bambino e la proposta di una grande quantità di parole e forme grammaticali, anche da lui non ripetibili al momento.
la percezione del bambino definisce lo stadio di sviluppo del linguaggio. Le abilità percettive di ascolto a 6 o 12 mesi possono predire la dimensione del vocabolario e la complessità sintattica dello stesso bambino a 2 anni. La percettibilità fonetica è importante. Ad esempio, i bambini possono percepire “la radio” come “l’aradio”…

Linguistica (sintassi)
valorizzazione delle parole, della sintassi e in generale della grammatica passando attraverso un insieme coerente di azioni, parole e, eventualmente, immagini; ciò per permettere al bambino di collegare in maniera corretta le varie componenti della frase.
Semantica (concetti)
Le competenze linguistiche sono influenzate dalla conoscenza che il bambino ha di quanto lo circonda. I bambini che hanno difficoltà a ricordarsi una parola hanno meno conoscenza dell’oggetto cui la parola si riferisce. Per questo è importante una esplicita coerenza semantica tra le varie attività che si susseguono. È possibile poi espandere progressivamente il lessico del bambino, usando quanto già conosciuto per permettergli di comprendere meglio le nuove parole.

Cognitiva
Lo sviluppo cognitivo influenza quello del linguaggio. Scambi tra diversi ambiti del linguaggio possono verificarsi quando la complessità della frase richiede più risorse cognitive di quelle possedute dal bambino. Ad esempio, i bambini fanno più errori (sia nella comprensione, sia nella produzione) su piccoli elementi grammaticali come le persone del verbo (tu “facci”), i pronomi e le preposizioni quando la frase è lunga e complessa, rispetto a quando la frase ha una sintassi più semplice. È fondamentale, quindi, una esplicita analisi delle strutture grammaticali proposte ai bambini, una osservazione di quanto “apprezzano” e ripetono volentieri, e basarsi su frequenti ripetizioni

Il progetto è tenuto da una logopedista,  figura professionale che ha il compito, fra gli altri, di fornire strumenti e strategie utili ad un corretto sviluppo del linguaggio.
Nei bambini più piccoli (3 – 36 mesi), le capacità di comunicazione sono in costante fase di crescita e di formazione: proprio per questo il Nido risulta l’ambiente ideale perché il logopedista affianchi le educatrici per supportare lo sviluppo delle prime forme di espressione verbale, non verbale, sensoriale e cognitiva.
Il programma di supporto logopedico comprende un incontro mensile per fasce di età.
Durante gli incontri verranno svolte attività ludiche mirate allo sviluppo delle diverse abilità, in base alla fascia d’età di appartenenza.
Sulla base degli obiettivi specifici creati sulla base della fascia d’età a cui appartiene il bambino, la logopedista propone delle strategie d’intervento che vengano applicate anche durante il susseguirsi della normale attività didattica. La scelta delle strategie tiene conto sia degli aspetti funzionali del linguaggio sia dello sviluppo delle componenti non verbali della comunicazione del bambino.

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